venerdì 1 marzo 2013

il "Porcellum" è incostituzionale


In questi giorni leggo da più parti forti condanne al Porcellum non solo riguardo al meccanismo assurdo di premi di maggioranza e soglie di sbarramento, quanto riguardo a dubbi profili di costituzionalità.
E devo dire che anche per me il "Porcellum" è anticostituzionale, ma non per i motivi addotti da politilogi e studiosi vari (quello che va per la maggiore è il premio di maggioranza troppo alto alla camera e non vincolato a percentuali minime di votti aottenuti), quanto per il meccanismo del riparto dei seggi alla Camera tra le varie circoscrizioni.

Dopo aver analizzato il caso dei 16 senatori "abusivi" (qui i dettagli http://gattosilvestropg.blogspot.it/2013/02/16-senatori-abusivi.html), passiamo ora a vedere cosa è accaduto alla Camera dei Deputati.


Il "porcellum" non fallisce un colpo e, dopo il 2006 e il 2008, anche nel 2013 il riparto dei seggi alla Camera che è scaturito dai calcoli del Viminale non rispetta il dettato costituzionale.

Art. 56 c.4 "La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall'ultimo censimento generale della popolazione, per seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti."

Sulla base di quanto disposto ogni circoscrizione dunque deve eleggere un certo numero di deputati. In Umbria ad esempio 9, in Puglia 42, in Toscana 38, e così via.

Accade però che il "Porcellum" andando ad effettuare un doppio processo di riparto dei seggi, prima tra le coalizioni, poi tra le liste che compongono ciascuna coalizione, prevede come ultima operazione una sorta di aggiustamento perché ad esempio può capitare che applicando i vari calcoli che si basano su quozienti e resti può venire fuori il risultato finale che il PD, che ha diritto ad avere 292 seggi (per via del calcolo principale di riparto seggi a livello nazionale con attribuzione del premio di maggioranza), se ne vede attribuiti 294 (sommando i seggi di tutte le circoscrizioni). Mentre il Centro Democratico, che ha diritto ad avere 6 seggi se ne vede attribuire 4. 
In questo caso la legge elettorale stabilisce che il PD, per "far tornare i conti" debba "cedere" 2 seggi al CD e lo farà in quelle circoscrizioni dove li ha ottenuti con i resti più piccoli.
E fin qui tutto normale.

Può accadere però, ed è sempre accaduto col "Porcellum", che questi aggiustamenti non sono possibili perché nelle circoscrizioni dove il PD dovrebbe "cedere" i suoi seggi, il CD non può "riceverli" perché a sua volta ha già usufruito del suo resto.
In questo caso, sempre il "Porcellum" prevede come ultima disposizione che il PD "ceda" il suo seggio nella circoscrizione dove lo ha avuto con il minore resto e il CD lo "riceva" in un'altra circoscrizione dove ha il più alto resto non sfruttato.
Ed ecco così che però viene alterato il dettato costituzionale perché una circoscrizione avrà più seggi di quanto le spetterebbe ed analogamente un'altra circoscrizione ne avrà di meno.

Quest'anno il Viminale, in attesa della conferma definitiva dell'ufficio elettorale centrale, ha assegnato i seggi applicando il "Porcellum" cambiando l'iniziale ripartizione dei seggi tra le varie circoscrizioni.  
Infatti il Molise ha avuto 2 deputati eletti anziché i 3 spettanti, il Friuli ne ha avuti 12 anziché 13 e di contro il Trentino ne ha avuti 12 anziché 11 e la Sardegna 18 anziché 17.

Nel 2006 il Molise perse un seggio a favore del Trentino e nel 2008 lo persero Trentino e Sicilia1 a favore di Veneto1 e Piemonte2.

Però.... c'è un però.
Ho fatto anche io i miei calcoli, non pretendo che siano esatti (il modello da me utilizzato dà però gli stessi risultati ufficiali del 2006 e nel 2008), ma darebbero un risultato differente che, tra l'altro, garantirebbero, casualmente, ciò che la Costituzione dispone. Ovviamente è uguale il numero di seggi complessivi spettanti a ciascun partito mentre cambia qualcosa nella distribuzione tra le 26 circoscrizioni territoriali.

In attesa della proclamazione ufficiale degli eletti queste sono le differenze che scaturiscono dai miei calcoli rispetto a quanto riportato per ora dal Viminale:
- in Trentino SEL avrebbe diritto ad un deputato in meno;
- nel Friuli il PDL avrebbe diritto ad un deputato in più; 
- in Umbria il PD avrebbe diritto ad un deputato in meno e il CD uno in più;
- nel Molise il PDL avrebbe diritto ad un deputato in più;
- in Puglia SEL avrebbe diritto ad un deputato in più e il PDL uno in meno;
- in Sardegna il PD avrebbe diritto ad un deputato in più e CD e PDL uno in meno ciascuno.

Al momento non ho visto in giro analoghi rilievi rispetto al riparto seggi operato dal Viminale eccetto un ricorso di alcuni candidati PD in Puglia che però sono basati su presupposti logici e matematici totalmente sballati. Vedremo come andrà a finire...

Aggiornamento del 2 marzo: a mio avviso il Ministero ha sbagliato sonoramente l'assegnazione dei seggi alla camera. 
La mia teoria qui http://gattosilvestropg.blogspot.it/2013/03/pasticciaccio-alla-camera-verini-pd.html

P.S.: se c'è qualche "malato" che vuole approfondire nei dettagli tecnici e matematici questo ulteriore inghippo del "Porcellum" segnalo questo articolo di Roberto Di Sario scritto all'indomani delle elezioni 2008.
http://www.beckmesser.it/Archivio/ElezioniCamera2008-PorcellumBIS.php

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