venerdì 26 aprile 2013

Il grande bluff - La riforma della legge elettorale


Una delle scuse più gettonate per l'immondo governo che va creandosi è il classico "non si può tornare a votare con questa legge elettorale".
E sono d'accordo. Non solo perché è una legge che fa schifo e della quale anche recentemente il presidente della Corte Costituzionale ha evidenziato palesi limiti di costituzionalità, ma anche perché non garantirebbe un risultato di stallo diverso da quello attuale. Anzi è molto probabile che si ricaschi in una situazione analoga magari con la maggioranza alla Camera di segno opposto.
E' pur vero che non tutte le potenziali nuove leggi elettorali possano dare un risultato di governabilità quando c'è una situazione come quella attuale nella quale ci sono 3 forze più o meno alla pari, forse può esserlo solo una legge a doppio turno tipo quella dei sindaci.
L'inghippo però sta altrove, nel farci credere che per modificare la legge elettorale serve un nuovo Governo.
E ce lo dicono a reti e giornali unificati, con fare spocchioso e supponente.


sabato 20 aprile 2013

Bandiera Bianca



Oggi l'Italia alza bandiera bianca.
Oggi ha vinto l'incapacità di una classe politica che dopo due mesi dalle elezioni, dopo 18 mesi di inattività (dalle dimissioni di Berlusconi in poi), dopo 20 anni di immobilismo, non trova di meglio che rinunciare ancora una volta al suo compito. Quello di prendersi delle responsabilità e fare delle scelte.

Non è servito inserire in Parlamento un 25% di dilettanti allo sbaraglio, non è bastato infornarlo di matricole, di giovani e di donne.

sabato 6 aprile 2013

Il Parlamento "congelato"



Mentre i saggi stanno elaborando le loro fantasmagoriche idee per uscire dal tunnel (a una settimana dalla nomina non se ne sente più parlare, se non per la "gaffe" di Onida oggetto di un pesante scherzo telefonico), non può passare inosservato il fatto che il Parlamento è ancora bloccato.

Sono passati oltre 40 giorni dalle elezioni, oltre 20 dall'insediamento delle Camere e ancora il Parlamento non è pienamente operativo. Mentre il paese va sempre più verso la deriva.
Il motivo è la mancata formazione delle Commissioni permanenti, quelle attraverso le quali passano i provvedimenti di legge prima di arrivare in aula.

Molto si è detto e scritto in questi giorni sulla particolare situazione venutasi a creare dopo le elezioni. Provo a riannodare qualche filo.