mercoledì 28 maggio 2014

Elezioni comunali a Perugia: commento post voto




Io sono abituato a chiamare le cose con il loro nome.
E da candidato di una delle due liste che sostenevano Urbano Barelli, dico che abbiamo perso.
Onestamente non avevo idea del risultato che potevamo raggiungere perché sono conscio delle difficoltà che incontrano le liste civiche nelle elezioni amministrative, soprattutto in una città come Perugia che non ha MAI eletto un consigliere comunale di una lista civica indipendente.


Però, per la qualità del candidato sindaco e del gruppo di lavoro che lo ha supportato mi ero fissato come asticella da raggiungere qualcosa come il 5% per Barelli sindaco e il 4% per le liste a supporto.
Una quota che ci avrebbe consentito l'elezione di un consigliere comunale.
E magari potevo sperare in qualcosa in più confidando in un calo di Boccali e della sua coalizione molto più consistente di quanto poi si è verificato.

Invece ci siamo arrestati poco più in basso e per un pugno di voti non siamo riusciti ad eleggere un consigliere.
Sconfitta dunque è stata. Onorevole quanto si vuole, al termine di una partita a mio avviso ben giocata, ma nei numeri di sconfitta si tratta.
Probabilmente i limiti oggettivi e soggettivi che caratterizzano un progetto come quello che si è tentato di portare avanti sono stati più consistenti del previsto.

Detto della sconfitta, non dimentico però tutto quanto di buono abbiamo fatto e il risultato ottenuto è comunque tutto meno che da buttare.
Fare il 3,8% in 2 mesi partendo da ZERO, senza padrini politici alle spalle ed anzi osteggiati da quelli che comandano in città, non è per niente poco. Provare per credere.
E poi in fin dei conti fino a 2 anni fa con questi numeri saremmo entrati in consiglio comunale senza problemi. La riduzione dei seggi da 40 a 32 e una sciagurata sentenza del Consiglio di Stato che ha interpretato la regola degli arrotondamenti che regala alla maggioranza 20 seggi anziché 19 ci hanno condannato a restare con un pugno di mosche in mano.

Credo che i voti che ci mancano per arrivare al traguardo siano finiti spalmati tra Waguè e la Galgano che hanno ottenuto un risultato superiore a quanto pensassi.
Ancora una volta devo registrare che la frammentazione tra le liste civiche ha portato come unico risultato la mancata elezione di un indipendente come è sempre accaduto in passato. C'è sempre un 8% circa di voti "liberi". Unendo le forze si potrebbe ottenere un risultato di rilievo. Noi abbiamo provato (non da adesso) a portare avanti un progetto che cercasse di unire tutte le liste civiche sotto un'unica bandiera. In parte ci siamo riusciti, altri invece si sono defilati inseguendo differenti obiettivi che personalmente non ho mai compreso (se non quello di garantirsi una inutile visibilità personale).

Ed ora si va al ballottaggio. Per la prima volta a Perugia la maggioranza di centrosinistra (se così si può chiamare) scende sotto il 50%. Già questo è un risultato storico ed era uno degli altri obiettivi primari che ci eravamo dati e il cui raggiungimento è tutt'altro che da sottovalutare. Non si può sapere da dove provengano i voti per noi ma è altamente probabile che siamo risultati determinanti per far andare Perugia al ballottaggio e questo mi rende ancora più orgoglioso di quanto fatto in questi mesi.

Cosa fare ora? Dal momento che siamo una squadra non mi sbilancio oggi ma ho personalmente ho in testa le idee molto chiare e nei prossimi giorni farò la mia dichiarazione di voto.
Ringrazio chi ha espresso la propria preferenza per la mia persona, molti più di quello che pensassi.
La battaglia per cercare di fare qualcosa di buono per questa città continuerà. Come sempre. Da dentro o da fuori del palazzo.


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