sabato 22 agosto 2015

Lo "scandalo" dei funerali del boss Vittorio Casamonica


Un paio di considerazioni VOLUTAMENTE PROVOCATORIE.
- Va da sè che la vicenda dell'elicottero è gravissima perché non si può consentire a un mezzo di sorvolare, senza autorizzazione e senza che nessuno intervenga, il centro di Roma dove per inciso ci stanno i palazzi del Quirinale, del Governo, del Parlamento, le ambasciate, ecc. ecc.
E sì che ci stanno dicendo che siamo in pieno pericolo terroristico.


- La questione vigili urbani: ma se c'è un corteo funebre con tutta quella gente e con 250 macchine al seguito che avrebbero dovuto fare? Mandare tutti allo sbaraglio in mezzo al traffico cittadino? Credo che abbiano fatto quello che viene sempre fatto quando c'è una qualunque manifestazione che riguarda parecchia gente, sia essa una corsa podistica, una manifestazione sindacale o un corteo funebre.
A chi starebbe poi giudicare quanto sia "degna" una manifestazione, sicuramente non contraria né alla legge né all'ordine pubblico (era un funerale!), che coinvolge tutte quelle persone e quindi meritevole della collaborazione delle forze dell'ordine? (ad esempio, e aggiungo provocazione alla provocazione, si sono utilizzati mezzi più ingenti e commemorazioni da parte di uomini di Stato per il funerale di uno a cui la Cassazione sentenziò che almeno fino al 1980 ebbe rapporti organici con la mafia...).
Se non era stata chiesta alcuna autorizzazione è ovvio che bisogna capire cosa sia successo, ma una volta che ti ritrovi tutta quella gente lì mi pare altrettanto ovvio che i vigili in primis garantiscano l'incolumità delle persone e delle cose.
Inoltre, un funerale non è una festa ad inviti, è un evento pubblico (e pubblicizzato con i manifesti). E se a un funerale ti si presentano all'improvviso mille persone chi è che dovrebbe chiedere l'autorizzazione (per di più preventivamente)?
- i giudici sapevano, perché hanno autorizzato il figlio che era ai domiciliari a partecipare al funerale? Quindi?
E' successo quello che accade sempre. Un detenuto ai domiciliari che deve partecipare ai funerali di un parente (in questo caso il padre) chiede autorizzazione al magistrato che glie la dà. Se detenuto pericoloso magari lo manda pure con la scorta (ma è difficile perché se fosse pericoloso è più probabile che sia in carcere e non ai domiciliari).
Quindi i giudici sapevano che c'era un funerale! Bella scoperta.
- lo sguardo e il pensiero di tutti è andato lì: la carrozza intarsiata d'oro, la musica del padrino, i petali di rosa. E ci siamo scandalizzati per quello. Il "capo clan", il "boss mafioso" Casamonica.
Vittorio Casamonica, il defunto, non ha mai ricevuto alcuna condanna (quindi difronte alla giustizia sta messo molto meglio di parecchi parlamentari che a loro volta invocano l'innocenza penale e pretendono di essere considerati moralmente immacolati fino all'eventuale terzo grado di giudizio, prescrizione permettendo...). E i membri della sua famiglia hanno ricevuto tutti condanne per reati diversi da quelli mafiosi (usura, truffa, traffico stupefacenti, ecc.). E su mafia capitale il loro ruolo sembra essere molto marginale.
Ora io non voglio dire che lui e i parenti siano stinchi di santo. Non li conosco ma se c'è questo giudizio di sdegno unanime e tutti quei rapporti della Dia sulle loro contiguità con la criminalità, è ovvio che ci sia tutto il marcio di cui si parla.
Ma allora forse dovremmo preoccuparci più che delle carrozze e dei petali di rosa di altre due cosettine:

1) se questi sono il peggio del peggio, è normale che il defunto non abbia mai subito una condanna? E' normale che i membri della famiglia siano per lo più ai domiciliari e mai condannati per reati di associazione mafiosa o comunque associazione a delinquere? Non dovremmo forse "indignarci" per questo?

2) Non dovremmo forse interrogarci di più sul fatto che un uomo così reprobo (come viene dipinto) faccia così tanta presa nelle persone da avere al suo funerale tutto quel seguito di persone in adorazione (e magari anche noi saremmo lì se ci avesse aiutato a trovare un lavoro per noi o per un nostro figlio o qualche altro favore simile)?

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