martedì 6 marzo 2018

Il buco con il rosatellum intorno



Bum! 
Anche il Rosatellum, al pari del Porcellum, produce casini (con il Porcellum ci furono in più occasioni parlamentari "abusivi", ne parlo qui http://gattosilvestropg.blogspot.it/2013/03/21-parlamentari-abusivi.html)

Inghippo in Sicilia dove il movimento 5 stelle ha vinto così tanti seggi che non ha un numero sufficiente di candidati da mandare in Parlamento.
La legge elettorale prevede anche questi casi ma lascia un buco in Senato.


Al Senato in Sicilia il movimento 5 stelle ha vinto tutti e 9 i collegi uninominali e 8 seggi nel proporzionale, 4 per ciascuno dei due collegiplurinominali della regione. Siccome ciascun listino del proporzionale può contenere per legge al massimo 4 nominativi è successo che sono entrati tutti i candidari. Però Nunzia Catalfo, oltre a essere una degli 8 al proporzionale, ha vinto anche il collegio uninominale di Catania quindi il suo seggio scatta lì.

Cosa prevede la legge in questo caso? Inizialmente si scorre il listino proporzionale, ma come detto già tutti i candidati risultano eletti sia nel collegio comprendente Catania sia nell'altro collegio siciliano. Quindi si va a prendere il peggior perdente nei collegi uninominali ma anche qui niente da fare perché il movimento 5 stelle ha vinto in tutti i collegi.
A questo punto la legge dice di andare a pescare candidati in altre circoscrizioni (cioè altre regioni), a partire da quella dove il m5s ha il maggiore resto non utilizzato. Però attenzione: siccome il Senato viene eletto su base regionale questa ultima disposizione si applica solo alla camera. Per il Senato l'unico altro criterio ammesso è quello di passare il seggio a un altro partito della coalizione che ha resti non utilizzati.
Ma il movimento 5 stelle non fa parte di alcuna coalizione..... e quindi?

In teoria intravedo solo 4 possibilità:

1) l'ottavo seggio proporzionale spettante al m5s non viene assegnato. Ma in questo modo il Senato sarebbe composto da 314 membri anziché 315. Ma si andrebbe contro la Costituzione che prevede espressamente 315 senatori. C'è un precedente del 2001 con il Mattarellum dove grazie a scorpori e liste civetta, Forza Italia si ritrovò impossibilitata a sfruttare tutti i seggi conquistati per mancanza di candidati e dopo molti ricorsi e controricorsi e grazie anche al fatto che le camere furono sciolte per procedere a nuove elezioni dopo due anni, finì che la camera non raggiunse mai i 630 membri previsti ma qualcuno in meno. Contro la Costituzione.

2) per preservare la distribuzione territoriale del Senato, il seggio mancante viene assegnato ad un altro partito, quello con i resti maggiori inutilizzati, in questo caso la coalizione di centrodx che si vedrebbe quindi regalare un seggio. Ma è giusto? Pro: viene mantenuto il numero di seggi spettanti alla Sicilia. Contro: viene dato un seggio a un partito anziché a quello che se lo è guadagnato sul campo.

3) il seggio mancante viene assegnato, come avviene per la Camera, in un'altra regione dove il m5s ha il maggiore resto non utilizzato. E, tolte Valle d'Aosta e Trentino che hanno una disciplina a parte, da calcoli sommari che ho fatto, pare che questo seggio scatterebbe qui in Umbria. Pro: viene garantito il risultato in seggi del partito in questione. Contro: una regione ha un seggio in più rispetto a quanti glie ne sarebbero spettati mentre una regione ne ha uno in meno. Come detto, per la Camera è già così ma il problema è che la Camera prevede un riparto di seggi su base nazionale, mentre il Senato lo prevede su base regionale.

opzione 4): in fase di presentazione delle liste di candidati bisognava anche indicare un elenco di supplenti (furono introdotti con l'Italicum e non sono stati intaccati dal rosatellum). In teoria servivano perché se in fase di accettazione delle liste uno dei candidati non risultava idoneo (mancanza di documentazione o dei requisiti di candidabilità) anziché invalidare la lista, si pescava dai supplenti.
Il rosatellum non li prende minimamente in considerazione quando si tratta di riempire un buco per carenza di candidati, tanto che va a prevedere anche di dare il seggio ad altro partito della coalizione, però credo che la soluzione più equa per sostituire la senatrice Catalfo in Sicilia sia quella di pescare la prima donna dall'elenco dei supplenti.

In ogni caso la legge non è in grado di dipanare la matassa, per cui prevedo ricorsi, contestazioni e credo che la questione debba essere risolta dalla giunta per le elezioni. Dove né il m5s (che opterebbe per la terza o quarta ipotesi), né il centrodestra (che opterebbe per la seconda ipotesi) hanno la maggioranza...

E in una situazione come quella che si va prefigurando per la formazione del nuovo governo anche un solo seggio in più o in meno può fare la differenza.

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