giovedì 1 marzo 2018

La lista dei ministri del Movimento 5 Stelle



Lo ammetto. Quando promise di presentare una lista di ministri prima delle elezioni pensavo fosse poco più di una boutade elettorale. Immaginavo solo un abbozzo di qualche nome, per lo più pescato tra i parlamentari uscenti. E i 17 pseudo-ministri presentati oggi vanno lodati se non altro per il loro coraggio. Sono quasi tutti docenti universitari o funzionari di ministeri, quindi persone con una carriera già ben incanalata e senza troppi rischi che non hanno bisogno di giocarsi il jolly per cercare di svoltare nella loro vita. Ma si sono messi in gioco, rischiando pure, perché hanno dato disponibilità a un partito scomodo, soprattutto in certi ambienti, un partito che difficilmente vincerà e quasi sicuramente non scenderà a patti con nessuno.
Per cui probabilmente resteranno a bocca asciutta ma saranno "marchiati" per il loro futuro anche professionale.

E subiranno in questi giorni un trattamento feroce dove gli verrà vivisezionato anche il buco del culo per scovare una vecchia intervista, un vecchio post di facebook, magari la testimonianza scomoda di un ex studente o, come sta succedendo alla Giannetakis, una presunta firma di sostegno al SI al referendum costituzionale.


Di primo acchitto mi sono fatto l'idea che avrebbero desiderato una lista di più alto profilo con persone maggiormente conosciute, ma gioco forza hanno dovuto incassare sicuramente qualche rifiuto (per i motivi che ho detto prima) e quindi avranno cercato di tirare su il meglio che potevano. Due grossi punti interrogativi: quanto sarebbero in grado di poter lavorare come una squadra e quanto sono conosciuti dallo staff del movimento 5 stelle. Perché il rischio di ripetere un caso Roma (con assessori durati lo spazio di un amen) o di scoprire improvvisamente che qualcuno abbia scheletri nell'armadio di qualsiasi tipo è dietro l'angolo.


Parliamo però di una "squadra" che non vedrà la luce e probabilmente sarà destinata a morire lunedì prossimo. Ma credo che possa rappresentare una novità molto più forte di quanto si possa pensare. Posto che a mio avviso l'idea di anticipare la lista a Mattarella è stata una minchiata e un caso di analfabetismo istituzionale (pure abbastanza grave), l'idea di presentare i propri ministri prima delle elezioni cambierà le future campagne elettorali.


Certo, è un sistema che ha più senso in altri sistemi, tipo quello dei Sindaci e dei Presidenti di Regione dove c'è l'elezione diretta e dove gli assessori sono di nomina diretta, o al più se ci fosse un sistema elettorale maggioritario o un sistema partitico sostanzialmente bipolare dove non si è costretti a cercare accordi post voto che automaticamente rischiano di mandare all'aria qualunque bozza di lista presentata prima. 


Non entro nel merito dei singoli ministri (che neppure conosco) né su ciò che hanno detto, se non sottolineare che ho sentito per lo più cose di buon senso (come del resto dicono quasi tutti in campagna elettorale) sulle quali si può poi essere o meno d'accordo e nessuna idea stravagante, in modo da proseguire nel lavoro di "normalizzazione" verso cui si sta muovendo il movimento 5 stelle. E mi viene da pensare quanto ci possa azzeccare una lista di questo tipo con il movimento 5 stelle delle origini. Cosa diranno gli ortodossi della prima ora vedendo che ci sono anche funzionari di ministero? Evidentemente c'è dietro anche un percorso di crescita nel quale frequentando il "palazzo" e cominciando a ricoprire ruoli istituzionali, ci si rende conto che non è tutta merda e a tutti i livelli possono esserci persone meritevoli di fiducia e stima.


Un paio di effetti speciali, come l'essersi già incarnati nel ruolo (dalla sovrimpressione dell'incarico, al fatto di chiamarsi già tra di loro "presidente" e "ministro") e la presentazione di parecchi di loro anche in lingua inglese come a voler dare un quid aggiuntivo di autorevolezza e competenza, ma nulla più.

Per tipo di composizione e di pedigree mi è sembrato un governo Monti con 25-30 anni di meno.

Sono pronto a scommettere che presto questa iniziativa verrà copiata da tutti, benché al momento solo il movimento 5 stelle può permettersi di farlo perché unica, tra le liste che hanno ambizioni di vittoria, a non voler fare accordi con altri. E anzi secondo me stasera Renzi si mangerà un cappello come Rockerduck perché credo che avrebbe fatto carte false per poter mettere in piedi una cosa del genere.


Per cui forse oggi è successo qualcosa da cui difficilmente si tornerà indietro. E vedremo future "squadre" a marchio PD (o quello che sarà) o "squadre" berlusconiane presentate prima delle elezioni. E dubito che al loro interno troveremo una Gelmini o una Lorenzin. E non mi sembra un male.


Avevo sottovalutato Di Maio. Credo che al netto delle boiate elettorali e delle promesse non mantenibili, si sia mosso bene in questa squallida campagna elettorale. E' uscito bene limitando i danni dalla vicenda rimborsopoli (che potrebbe addirittura volgere a suo favore) dimostrando buone doti di tranquillità e nervi saldi e si è giocato bene questa carta di stasera proprio alla vigilia della chiusura della campagna elettorale. E, azzardo un pronostico, otterrà dalle urne un risultato più largo di quanto gli davano gli ultimi sondaggi pubblicati.



P.S. Noto con piacere che nella lista dei pseudo-dicasteri non figura il ministero per le riforme istituzionali. Bravo Giggino, le riforme le deve fare il Parlamento e non c'è bisogno di nessun ministro.

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