martedì 1 ottobre 2013

#LettaMente




Inutile fare tanti giri di parole: domenica sera Letta durante la trasmissione di Fazio ci ha preso per il culo.
Quello che ho sempre pensato (per la verità insieme a molti altri) ieri si è palesato in tutta la sua potenza: questi partiti non vogliono cambiare la legge elettorale, o almeno non ora, non nei primi anni di legislatura. Perché mantenere in vita il "porcellum" è la migliore garanzia per non far sciogliere le camere.

E' dal 2006 che ci dicono in continuazione, chi più chi meno, che la legge elettorale va cambiata. Anzi, che cambiare la legge elettorale "è una priorità". Talmente priorità che siamo ancora al punto di partenza.
Non si sa ancora come finirà questa ridicola crisi di governo, ma già si mettono le mani avanti: "con questa legge elettorale non si può andare a votare". Ci vuole un Governo che consenta di modificarla e di fare la legge di stabilità.


Al riguardo, di come non sia indispensabile un Governo pienamente operativo ma che è sufficiente un Governo che curi l'ordinaria amministrazione fino alle prossime elezioni mi ero già espresso all'epoca dello stallo parlamentare post elezioni (http://gattosilvestropg.blogspot.it/2013/04/il-grande-bluff-la-riforma-della-legge.html). Un post che trovo molto attuale. E all'interno del quale lanciavo una proposta: intanto aboliamo il "porcellum" (sul quale comunque è imminente l'abbattersi della scure della Corte Costituzionale) e ripristiniamo il vecchio "mattarellum". Se poi riuscirete a fare di più e di meglio ben venga.


E la stessa idea era venuta a Roberto Giachetti, deputato PD, che a fine maggio, durante la discussione per l'istituzione del famigerato comitato dei 40 saggi che dovrebbe (direi meglio avrebbe dovuto) modificare la Costituzione stuprando l'articolo 138, presentò una mozione in Parlamento semplice semplice: visto che il passato ci insegna che non è così sicuro che si arrivi a un accordo per le riforme, stabiliamo intanto una clausola di salvaguardia ripristinando intanto il "mattarellum". Se poi i comitato prima e il Parlamento poi arriveranno a modificare il sistema istituzionale, la forma di Governo e la legge elettorale tanto meglio. Ma intanto così se le cose dovessero andare male potremmo andare alle elezioni con una legge che in passato ha funzonicchiato, non è incostituzionale e non è indecente come il "porcellum".

Quella di Giachetti era una mozione che impegnava il Parlamento a fare questa semplice modifica. Il Governo non c'entrava nulla, come dovrebbe essere normale quando si parla di legge elettorale. La mozione fu firmata da un centinaio di deputati di vari pariti. Una proposta semplice, chiara, condivisibile che sulla carta non avrebbe dovuto avere grosse difficoltà a passare.

Però successe che Gasparri e Brunetta (evidentemente desiderosi di mantenere il procellum) tuonarono contro Giachetti, dicendo che la sua mozione era un attentato al Governo delle larghe intese. Appello subito raccolto da Anna Finocchiaro (l'amica di quella pratica e concreta "senza tante seghe"...) che dichiarò che la proposta di Giachetti era "prepotente e intempestiva". 
In pratica il PDL voleva che la legge elettorale facesse parte del pacchetto di riforme che avrebbe dovuto vedere la luce nei prossimi 18 mesi... Il PD come al solito sottomesso al PDL fece la sua consuetà riunione da psicodramma dove alla fine si decise di non appoggiare la mozione Giachetti che fu votata alla Camera da SEL, M5S, oltre che dal solo Giachetti per il PD e dal solo Martino per il PDL. Facile constatare come se il PD avesse votato a favore, i SI sarebbero stati la netta maggioranza.

Ieri sera da Fazio, Letta ha dichiarato: "c'è bisogno di creare un consenso per la legge elettorale. Il mio partito, il PD (fortuna che l'ha specificato sennò ci saremmo potuti confondere...), è sempre stato favorevole al mattarellum e io stesso guardo molto positivamente al mattarellum peccato che Grillo abbia detto che lui vuole mantenere l'attuale legge elettorale oppure avere un proporzionale. C'è bisogno di una maggioranza per cambiare la legge elettorale; noi possiamo dire una certa cosa però se non abbiamo la maggioranza in parlamento non possiamo approvarla. Questo lo dico perché su questo tema si fa spesso molta facile demagogia."

Demagogia? Nel filmato seguente l'intervento di Letta alla Camera lo scorso 29 maggio, durante il dibattito sulla mozione Giachetti (in questo servizio ripercorsa tutta la storia e le parole di Letta, come un macigno, dal minuto 2.15)





Un'attivista del M5S ha presentato una denuncia contro Letta per calunnia e diffamazione. Sicuramente esagerata ma per me ha fatto bene.

E fortuna Giachetti che ha contribuito a ristabilire la verità: "i fatti purtroppo parlano chiaro: quando più di quattro mesi fa 100 deputati di quasi tutti i gruppi misero a disposizione del Parlamento la possibilità di passare dalle parole ai fatti, cioè di cancellare il Porcellum, Letta chiese al Pd di votare contro quella mozione, ponendo sostanzialmente una questione di fiducia; il Pd si sottomise a quella richiesta e quella mozione fu votata solo da Sel, dal Movimento 5 stelle, dal deputato PDL Martino e dal sottoscritto.
Stoppare quella iniziativa è servito solo a farci trovare nell'attuale situazione d'impasse. Oggi tutti mi spiegano che per cambiare il Porcellum non ci sarebbero i numeri e che quindi si potrà fare solo qualche correzione (legata ai possibili interventi della Corte Costituzionale) e quindi, addirittura, peggiorare l'attuale legge elettorale. Non so se sarà così ma certamente questo ragionamento vale per l'oggi. Il 28 maggio vi erano le condizioni per farlo e se non lo si è fatto è perché Letta, Franceschini, Finocchiaro e vertici del PD non hanno voluto. La conseguenza, temo di non sbagliarmi, è che torneremo a votare con questa legge o con una peggiore."

P.S.: un'altro buon motivo per far fuori il porcellum? Indirettamente ce lo da lo stesso Giachetti, uno che non da oggi ha dimostrato con i fatti di voler cancellare questo schifo di legge elettorale mettendoci la faccia e il corpo. Già nella passata legislatura fece uno sciopero della fame di 40 giorni per spingere il Parlamento a modificarla prima delle elezioni.
E la beffa del destino è che con una legge elettorale "normale" probabilmente Giachetti sarebbe eletto a furor di popolo PD. Col porcellum non sarebbe più neanche candidato...

P.S.2: Il vero Letta non è quello visto da Fazio, ma ricorda più un altro toscano.... (dal minuto 0.50)

1 commento:

  1. Fantastico il video commento di Benigni! Per il resto stavolta i fatti me li ricordavo anche io ma la memoria della gente è corta e questo è un eufemismo!

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